Lo sport del Tiro con l’Arco viene descritto in letteratura come una disciplina di precisione & posturale.
Questo ci fa desumere che i due aspetti fondamentali sono costituiti dalla concentrazione e dalla tecnica.
Durante le varie fasi del tiro, sono molti i muscoli che vengono sollecitati, partendo dalla parte bassa del corpo fino ad arrivare alla muscolatura del collo.
Un ciclo di tiro completo possiamo suddividerlo nelle seguenti fasi, meglio indicate e spiegate nel dettaglio nella pagina “TECNICHE DI TIRO“
- IMAGERY
- POSTURA
- PRETRAZIONE
- TRAZIONE
- ANCORAGGIO
- MANTENIMENTO
- ESPANSIONE
- RILASCIO – FOLLOW THROW
- PRESA DI COSCIENZA DELL’AZIONE SVOLTA
Prendendo in esame queste fasi della sequenza di tiro, possiamo dire che, nella fase:
1) IMAGERY: eseguiamo un’immaginazione mentale dell’azione di tiro che andremo a svolgere nell’immediato (gli Arcieri evoluti ed i neofiti, se allenati, riesco a svolgere questa fase).
2) POSTURA: la muscolatura non viene stimolata eccessivamente e i muscoli che più intervengono riguardano la parte bassa del corpo:
-Muscolatura delle gambe: per il mantenimento di un corretto allineamento Bacino- Ginocchia-Piedi
-Muscolatura del Tronco: per la corretta postura del Bacino (nè in ante, né in retroversione) e la posizione delle spalle, che devono essere parallele ai piedi a terra.
3) PRETRAZIONE: Durante questa fase, abbiamo che l’arciere compie un movimento di alzo dell’arco e si va a sollecitare maggiormente la parte riguardante la muscolatura del braccio dell’arco e del dorso(più l’arco è pesante, più la muscolatura del braccio dell’arco e del dorso viene sollecitata).
4) TRAZIONE: in questa fase intervengono anche i muscoli del braccio della corda( maggiore sarà il libraggio dell’arco e maggiore sarà lo sforzo che si dovrà compiere per eseguire il trazionamento completo fino all’ancoraggio).
5) ANCORAGGIO: giunti a questa fase i muscoli che vengono utilizzati sono molti e ci troviamo in una situazione di stallo(anche se il movimento deve continuare senza mai fermarsi, fino al rilascio), la muscolatura maggiormente sollecitata e contratta riguarda tutta la parte superiore del corpo, sia del braccio dell’arco, del braccio della corda che la zona del dorso e delle spalle.
6) MANTENIMENTO: fase molto breve dove si prende la mira, per quanto riguarda la situazione contrattile, i muscoli sollecitati sono identici a quelli della fase precedente.
7) ESPANSIONE: Fase di avvicinamento delle scapole ed utilizzo di un muscolo specifico, il “Romboide” (Piccolo e Grande, situati sotto il M.Trapezio, con origine ed inserzione a livello delle vertebre Cervico-Toraciche e della Scapola).
8) RILASCIO-FOLLOW TROUGH: fasi finali dell’azione di tiro, abbiamo la massima apertura posteriore del corpo, la sensazione è di avvicinamento tra le due scapole; in questa fase finale abbiamo la massima contrazione e il successivo immediato rilassamento generale della muscolatura, che fino a quel momento si trovava contratta.
9) PRESA DI COSCIENZA DELL’AZIONE SVOLTA: Il soggetto rimane un istante nella posizione assunta subito dopo il rilascio della freccia e deve cercare di capire se l’azione che ha appena svolto è stata corretta, con qualche imprecisione o errata (gli Arcieri evoluti riesco a svolgere questa fase, i neofiti raramente)
MUSCOLATURA PRINCIPALMENTE UTILIZZATA DURANTE L’AZIONE DI TIRO:
Durante l’azione di tiro viene molto sollecitata anche la muscolatura del collo.
Tra tutti i Muscoli che sono rappresentati ed evidenziati nella figura,il principale che viene contratto e stressato è il M. SternoCleidoMastoideo; questo muscolo ha delle specifiche particolarità.
M. STERNOCLEIDOMASTOIDEO:
Si divide in:
• Capo Clavicolare: ORIGINE: si inserisce all’estremità sternale della clavicola.
• Capo Sternale: ORIGINE: si inserisce al manubrio
Entrambi i 2 CAPI hanno:
INSERZIONE: nella regione Mastoidea del cranio e porzione laterale della linea nucale superiore.
AZIONE: Insieme flettono il collo; singolarmente piegano la testa verso la spalla e ruotano la faccia dal lato opposto.
INNERVAZIONE: nervo accessorio (X| paio) e nervi cervicali spinali (C2-C2) del plesso cervicale.
SITOGRAFIA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Muscolo_sternocleidomastoideo